Fin dalla nascita del partito, ma soprattutto recentemente, nascono come funghi partiti e movimenti che sembrano più interessati a “surclassarci” che ad abbattere il sistema.
Principalmente formati e guidati da fuoriusciti centristi, o ex dipendenti anche per questioni social, questa valanga di pupazzi ritiene d’uopo intralciare gli altri partiti giovani per una sorta di atavica mania di protagonismo ingiustificata.
Il SOCIT, infatti, come ben dimostrabile da svariate realtà che quotidianamente vi collaborano, non cerca lo scontro. Cerca invece la costituzione di un vasto fronte in difesa dei lavoratori, cercando sempre di rendersi disponibile anche nel far crescere altre realtà con lo stesso obiettivo.
Tuttavia, siamo una formazione compatta.
Come ben affermato, chi entra nel SOCIT non ci entra per puntare agli allori. Ergo, siamo una granitica falange proletaria inamovibile quando dall’altra parte vi sono solo ostilità e beceri sotterfugi.
Al contrario di altri, abbiamo un programma. Ma dirò di più, abbiamo un’ideale non comprabile. Forse è questo che spaventa tanto la concorrenza, o forse è semplicemente una lunghissima coda di paglia che li ricollega ai loro finanziatori.
Pubblicheranno anche loro il resoconto del bilancio fiscale?
Noi lo faremo, perchè siamo trasparenti.
Autofinanziati dal principio alla fine, centesimo per centesimo.