La spesa pubblica pro capite riservata ai servizi in Sudtirolo è di circa 9000€ contro i ben più inferiori, ad esempio, 3600€ della media nazionale. Sistema austriaco? No, assistenzialismo ad mentulam.

In una delle ultime manovre la provincia ha stanziato ben 5 miliardi di euro (sì, avete letto bene, la provincia) per il miglioramento dei servizi (Fonte: sito ufficiale della provincia autonoma, bilancio). Oltre a vari sgravi fiscali, i cittadini possono contare su una vasta rete di servizi gratuiti, associazioni sotto l’egida provinciale, nidi gratuiti, libri scolastici quasi gratuiti, abbonamenti a mezzi pubblici e piste da sci a tariffe molto agevolate.

Perfino lo stipendio medio supera la media nazionale, toccando i 1470€ (Fonte: ISTAT). Le tasse, seppur in proporzione più alte della media, sono parecchio abbattute dalla rete di assistenzialismo, che permette sgravi a pioggia su quasi tutti i settori, registrando perciò la minor pressione fiscale su base nazionale.

L’Austria preme per la possibilità di una doppia cittadinanza per i tirolesi nella parte italiana, ma non ha alcuna intenzione di accollarsi i debiti che comportano le vaste spese per mantenere in piedi la baracca. Tale è l’unico motivo per cui sembra un’oasi nel deserto, perché riceve soldi a pioggia, e non stupisce che sia effettivamente l’unica regione in cui alcuni partiti defunti vanno forte promettendo sempre di più. Una totale inversione del concetto di alcuni del Sud come “buco nero” di bilancio. Questo di cui parliamo è comprovato, non una diceria elettorale di comodo.

Con quei soldi, potremmo avviare dei piani nazionali di grandi opere pubbliche, magari terminando quelle mai concluse, e magari chissà, insegnare ai nostri amichetti che se volessimo chiudere i rubinetti statali, avrebbero ben poco di cui vantarsi.

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