Spesso i liberali si muovono nel futile tentativo di “addolcire la pillola” con la storiella del “capitalismo etico”, che come dice lo stesso nome dovrebbe essere una versione edulcorata che non tratta le persone come meri limoni da spremere fino all’osso.
Ora io mi accingerò a smontare pezzo per pezzo questa idiozia.

Il capitalismo è per sua natura intrinsecamente amorale e egoistico, dato che, come diceva anche lo stesso Smith, il fine ultimo del capitalista non è nient’altro che il mero guadagno, non importa quanto siano turbidi i disumani i metodi per ottenerlo.
Ma facciamo un esempio realmente accaduto.

A settembre 2020 uscì sulla nota piattaforma streaming Netflix il film francese Cuties, dove delle bambine di undici anni (e sottolineo UNDICI anni) si accingono a movenze molto sess*alizzate, coadiuvando il tutto con una regia che inquadrava ammiccando a specifiche parti del corpo, davanti agli occhi inorriditi degli spettatori.

Giustamente il film provocò un vespaio e un utente chiese all’ assistenza se la piattaforma condannasse o meno la ped*fila e l’assistente si rifiutò di rispondere (in foto). Pur di cercare profitto, insomma, va bene anche la ricerca edonistica scritta sulla pelle altrui, quella che sicuramente avrà fatto fare soldi alla multinazionale da volenterosi malati che vi avranno colto le sfumature che la regia non ha in nessun modo cercato di nascondere.

Sarebbe moralismo becero voler vedere del marcio in un contenuto multimediale a prescindere, tuttavia è bene indicare che in nessuna parte del minutaggio viene indicata una qualsivoglia “morale” a tal proposito, o in qualche maniera vi sia una volontà di trama di far passare quell’atteggiamento come pericolosamente precoce. Ecco dove nasce la nostra aspra critica.

Quindi vogliamo ancora illuderci con questo specchietto per le allodole del capitalismo etico o vogliamo guardare in faccia la realtà?
Lascio a voi l’ardua sentenza.

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