Abbiamo aspettato a parlarne, perché non ci piace il sensazionalismo, quanto il dare analisi.

Credo che non ci sia modo migliore di iniziare questo articolo con una citazione dell’immenso professor Barbero che descrivono perfettamente la squallida pubblicità che andremo a commentare oggi: “La lotte di classe c’è stata e l’hanno vinta i ricchi”.

Ma prima di iniziare con la critica vera e propria facciamo un breve riassunto: La Parmigiano Reggiano ha commissionato a Paolo Genovesi un cortometraggio chiamato “Amigos”, dove si può vedere questo gruppo di ragazzi visitare gli stabilimenti della Parmigiano Reggiano e incontrare l’ operaio Renatino, e già il fatto che chiamino un uomo adulto con il diminutivo è sminuente e una mancanza di rispetto, di per sé estraniante come il resto del tono generale del corto.

Ma il peggio deve ancora venire.

I ragazzi iniziano a fargli una serie di domande: “Ma lavori 365 giorni all’anno?”, “Non hai mai visto il mare ?”, “Non sei mai andato a sciare ?”. A tutte le domande lo stakanovista Renatino risponde di no. E ragazzi si complimentano con lui dicendo “Sei un grande “.

La cosa più abominevole dello spot non è che facciano vedere Renatino felice di essere sfruttato, ma che lo facciamo come una cosa del tutto naturale, proseguendo con un tono semiserio.

È un messaggio estremamente lesivo da far passare che se riuscisse a fare breccia nella opinione pubblica sdoganerebbe come “Normale” questa forma di neo-schiavitù, camuffata da merito, e noi in quanto socialisti abbiamo il dovere di opporci a tutto questo.

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