Di Giovanni Amicarella

Il caro vecchio dogma, il voler vedere il proprio ideale con una sfumatura a tratti clericalista. Praticamente la causa delle nascita di settemila partitini un po’ in qualsiasi schieramento, c’è sempre qualcuno che si ritiene più socialista dell’altro.

Il SOCIT ha la peculiarità di essere antidogmatico (nonostante le radici ideologiche), ed è forse una delle motivazioni che lo rendono così giovane e così numeroso rispetto ad altri corrispettivi. Il perché io e gli altri fondatori abbiamo deciso di non entrare in altri partiti ma di farne uno nuovo, non sta nel leggere diversamente una riga semisconosciuta in un testo politico rispetto ad altri, sta in una volontà di estremo oltranzismo.

I partiti hanno difetti che rappresentano pecche inaudite, ad esempio spesso sono specchio immagine del segretario o di chi per lui, vige una totale rigidità ideologica (da non confondere con la fermezza ideologica) che porta ad escludere chiunque la pensi diversamente su alcuni temi, castrando di fatto l’azione politica in favore del proletario, rendendola una giostra su cui sedere a gambe larghe mentre si biascica di rivoluzione.

Nasce vecchio perché è la stessa paccottiglia che castra il socialismo da un secolo buono, su cui gli sciacalli hanno ampiamente pasteggiato. Oggi poi con i social, ci sono gruppi di trenta persone che parlano per trentamila.

Il concetto di rivoluzione ha perso di valore perché lo avete ripetuto alla nausea per anni, però di fatto oltre che a riciclare foto di vecchie manifestazioni, poco altro fate.

Sia mai che qualcuno legga una virgola in più al Manifesto, chissà quante scissioni ne deriverebbero.

error: Contenuto protetto, è possibile fare richiesta per uso a info@socialismoitalico.it