Lo scioglimento dell’ormai semisconosciuto Articolo Uno ha riportato (chi se lo sarebbe mai aspettato eh?) D’Alema e Speranza all’interno del Partito Democratico.

Cosa insospettisce? La disciolta e conseguente passaggio di partito alla soglia di importanti cambiamenti politici generalmente indica qualcosa di ben preciso, loro due si aspettano qualcosa di utile al PD dall’elezione del presidente della Repubblica e conseguenti rimescolamenti di governo.

Una previsione possibile è che la condizione in cui verte il governo tecnico di “unità nazionale” non sia così rosea, anche se i sondaggisti vorrebbero sforzarsi nel far pensare il contrario, e che perciò si stia preparando il terreno e le fondamenta ad un nuovo tecnico a trazione centrosinistra, cosa che ormai è talmente inaspettata che oltre che gridare allo sdegno nessuno griderebbe certo alla sorpresa.

Perfino dal centrodestra, specialmente nella Lega e il suo segretario in primis, stanno allentando molto i toni, rendendoli quasi tiepidi, nei confronti del centrosinistra stesso: lisciate del pelo a vicenda che, oltre a dimostrare quel che noi abbiamo sempre sostenuto sulla vacuità della dicotomia destra/sinistra ad oggi, comprova una certa necessità l’uno dell’altro.
E vi è interesse a mantenere un tecnico perché qualsiasi elezione porterebbe al crollo di molti partiti, specialmente quelli nati in corso legislatura e semisconosciuti ai più.

La presa di posizione di noi socialisti deve essere contro la creazione o l’alimentazione di qualsiasi governo tecnico, chi sostiene un governo contro la volontà popolare o comunque non eletto è l’esatta antitesi del socialista.

Diffidate da chi utilizza il nome ed infanga l’idea, per poi fare gli interessi di cerchie ristrette.

error: Contenuto protetto, è possibile fare richiesta per uso a info@socialismoitalico.it