Di Giovanni Amicarella

L’articolo, che notate bene parla di st*pratori efferati che in branco si sono messi a pianificare di fare quel che hanno fatto a ben nove vittime, senza contare le aggressioni ad individui di sesso maschile, di cui uno probabilmente accoltellato, si apre con una carrellata.

“Italiani di seconda generazione, umili manovali, bravi ragazzi, gran lavoratori, i genitori che piangono per la cosa, loro stessi che sono tristi”. Dalla penna della giornalista, un’apologia ad un branco di bestie. Non vi sono altri sinonimi.

Il gruppo GEDI, finanziato dagli Elkann, a quanto pare ha degli standard sfalsati quando a commettere abusi non sono individui al centro della loro dottrina (non solo centrosinistroide), quando a me ciò non interessa e mi aspetto che un articolo su una vicenda così delicata non si metta a fare una difesa da tribunale così efferata.

L’articolo si intitolava originariamente “giovani manovali” al posto di giovani e basta, perché la sottile retorica dell’umiltà lavorativa legata ad una sorta di santità intrinseca se la volevano giocare come asso, poi pensando a come l’avrebbe presa il proletario hanno desistito.

“Salutavano sempre”, un po’ come il gruppo GEDI saluterà le rotative se avranno mai la sfiga di vederci al governo, insomma.

Chissà se l’umiltà gli piace anche in virtù di esproprio.

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