“No no ma ci hanno abbattuti perché andiamo contro i costrutti sociali” blatera, o blaterano, a vuoto le colossali pagine progressiste (di quel progresso che niente progredisce) a cui piace tanto fare sensazionalismo.

Eppure lo sappiamo bene, basta vedere le statistiche. State andando a picco, venendo sempre più fuori quanto il pubblico che vi segue sia finto nella maggioranza, relegando ad un effetto gregge i vostri messaggi vuoti.

A furia di inseguire i mulini a vento, vi siete azzoppati il cavallo. Indicando quanto siete una scialba minoranza di centrosinistra, che usa gli esatti metodi e modi della minoranza di centrodestra, con quel linguaggio carico solo di vuoto. Minoranze.

Termine che per voi è automaticamente sinonimo di bene indiscusso, di divinità manifesta. Ma in contesti non metafisici, quanto pratici, significa che la maggioranza non la pensa come voi giullari e i vostri opposti pagliacci.

Ed è un bel problema, perché la politica sta prendendo fuori dai palazzi pieghe che a voi andranno sicuramente di traverso.

Nessuno si stupirebbe, se quando decideste di mostrare la faccia (semmai ne avrete le palle) ci troveremmo d’innanzi un unto cinquantenne con fare pastoso.

Che invece di perdere tempo sui social potrebbe farsi una vita, magari. Giusto per smettere di essere un serbatoio di bile con annessi fazzoletti testimonianza di ambiti masturbatori frequenti.

Tiratore di sassi, vigliacco che la mano non la mostra mai.

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