Di Giovanni Amicarella

Non scrivo da segretario, ma da ventenne alterato. La situazione è inaccettabile, iniziata con il voler limitare le proteste per evitare l’aumento dei contagi, finita con cariche su studenti che si ribellano ad un sistema marcio.

Essendo qualche anno che partecipo a manifestazioni e scioperi, credevo di averne viste di ogni. Tuttavia, la brutalità riportata da chi dei miei compagni si è trovato in quelle cariche, mi giunge inaspettata.

Essendomi diplomato come perito agrario, so perfettamente quale sia la reale e assurda situazione dell’alternanza scuola-lavoro, che ogni anno miete vittime. Ho potuto toccare con mano testimonianze di soprusi, abusi, infortuni ai danni di quelli che allora, ed oggi, sono miei coetanei.

Sono pensieri tristi che riaffiorano quando travolti da quelle cariche impietose ci sono persone con cui lotti da praticamente sempre. Il governo Lorenzo e gli altri li ha uccisi due volte, la prima non salvaguardandone la sicurezza, la seconda malmenando chi li commemorava.

Ma non ci schioderete di un millimetro, e speriamo non schioderete nessun altro che si è fatto avanti.

Soprattutto adesso che avete colpito dei miei compagni, scambiando forse proteste per tentativi di sommossa in vista dell’elezione del PdR, sono tutto tranne che pacato.

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