Di Giovanni Amicarella
Se pensavamo che la situazione rasentasse il ridicolo con le cariche sugli studenti a Roma, era solo perché ancora non avevamo visto le scene di Torino, di ieri.
Torino ultimamente è agitata, almeno così traspare, fra proteste contro il pass e scioperi, fra ambientalisti di dubbia origine che fanno blocchi stradali per ricordare a qualcuno che esistono ancora. Quindi dovrebbe essere abituata alle proteste, ma non dimenticatevi in che periodo siamo.
Non è una casualità, a mio modesto parere, che vengano soppresse le rivolte e le manifestazioni pacifiche con questa violenza proprio quando c’è un “vuoto di potere” al governo. È la prassi, soprattutto quando al fulcro di quel sistema vi è una categoria che puzza di canfora come un laboratorio di tassidermia.
La paura è alta, insomma, che dei giovani si facciano avanti.
Mi chiedo solo come, nel loro senno, il governo pensi che i ragazzini a cui ha fatto aprire la testa, perdonate la crudezza, diventeranno mai suoi sostenitori.
È palese che alla prima occasione saranno sovversivi, è matematica base. Eppure, siete talmente pieni di voi, e la vecchiaia non aiuta, da considerarvi invincibili.
Sareste un ottimo copione per una commedia, se almeno la smetteste di causare crisi e ferimenti.