Fra le condizioni del PNRR, il pacchetto di riforme e suggerimenti con premio europeo, ve ne è una appositamente dedicata alla corruzione.
Che però il governo italiano ha deciso, a quanto pare, di ignorare completamente.
Stupisce perché fin troppo spesso il PNRR veniva presentato come l’arrivo di una sorta di messia benigno in grado di cambiare tutto, le cui indicazioni dovevano essere ascoltate ed accolte con la massima attenzione. A quanto pare, solo quando fa comodo.
Tra il 2018 ed il 2021, l’ente anticorruzione ha segnalato una diminuzione sostanziale delle segnalazioni di illeciti, toccando un 45%.
Potrebbe sembrare un bel segnale, ma i dati delle indagini di polizia fanno vedere ben altro: le infelici scelte economiche del governo hanno trascinato sempre più persone a dover commettere illeciti, o tacere sugli stessi, per potersi sostentare.
Altro dato preoccupante è l’aumento assoluto dei fenomeni come lo strozzinaggio e l’usura, che non si consumano solamente in giacca e cravatta nelle banche, ma anche da locali parassiti che si approfittano del prossimo.
Il PNRR insomma è il classico pacchetto di riforme utilizzabile da un governo per far finta di essere al passo coi tempi.
Niente di più, tanto di meno.