Cosa hanno in comune Dostoevskij e lo squisito Moscow Mule, bevuta a base principale di vodka?

Entrambi sarebbero finiti nel mirino dell’ondata che non si può definire altrimenti che “russofoba”, una sorta di sentimento revanscista figlio di una mentalità che pervade l’odierno occidente.

Ed ecco che Dostoevskij diventa un filo-putiniano di ferro, solo perché russo, si valuta o si chiede di rimuovere monumenti di personaggi russi o omaggi ricevuti dalla federazione, ecc.

Dagli USA, arriverebbe la voglia di cambiare nome al Moscow Mule in Kiev Mule. Peccato che, vodka a parte, sia una bevuta creata negli stessi USA, quindi a cosa dovrebbe servire o anche solo simboleggiare resta un mistero nella mente degli ideatori.

Pensavamo oggettivamente fosse una bufala, fidandoci anche poco della stampa nostrana in questo periodo, ma la notizia è presente su diverse testate internazionali, insieme a quella secondo cui il Canada vorrebbe asceticamente iniziare a fare a meno della vodka.

Quindi o è una bufala ben congegnata, oppure c’è veramente qualcuno che pensa di fare piangere Putin cambiando nome ad un drink americano.

Come al solito importiamo il peggio, e stavolta è quella metastasi della “cancel culture”.

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