Solar power plants in the dusk of the evening

Tema tornato recentemente alla ribalta, fulcro però del pensiero socialista da molto, l’autosufficienza energetica parziale o addirittura totale è divenuta oggi una questione molto dibattuta, anche per motivazioni ambientali, includendo nelle soluzioni a lungo termine anche il nucleare.

Come indicato nel nostro programma, noi crediamo fermamente che le soluzioni ai problemi moderni necessitino di altrettanto moderne soluzioni: ricerca, innovazione e soprattutto il lasciare da parte pretese sciovinistiche che giocano sul bluff mettendo in cattive acque il lavoratore.

Esempio della pessima linea spinta a gran forza da UE, e di conseguenza da Draghi, è il far da sé ad ogni costo in nome esclusivo di un gioco di potere con la Russia, seppur sia già abbastanza chiaro che ci vogliono decenni per raggiungere un’indipendenza energetica completa, e comunque molti anni per arrivare a quella parziale.

Si stima che, siamo solamente all’inizio, fra inflazione e sanzioni, si possa arrivare ad un 60% di italiani in difficoltà nel pagamento delle bollette. Il mancato congelamento dei prezzi e il continuo tirare la corda del libero mercato fra concorrenza ha aggravato sicuramente la situazione.

Siamo passati insomma dal dipendere dalla Russia al dipendere dall’Algeria, noto “baluardo di democrazia e diritti”, ed i piani al momento presentati dai vari partiti si dividono in due categorie: quelli che propongono di bruciare anche il polistirolo per scaldarsi e quelli che vivono nel magico mondo dell’eolico-solare ad ogni costo.

Come già detto a più riprese, non siamo la Scozia con le sue correnti oceaniche né tantomeno abbiamo distese desertiche, al massimo sono soluzioni per limare i consumi, non un qualcosa da cui poter dipendere.

La Repubblica ed altri giornali dicono che quattro italiani su cinque siano a favore del razionamento energetico, ci prendiamo la libertà di dare per scontato che il sondaggio sia ampiamente truccato, visto che altri sondaggi dicono l’esatto opposto, con ben un 90% sul piede di guerra (ma non contro la Russia).

In tutto ciò, sappiate che razionamento o meno, Zelensky continua a comprare gas dalla Russia ed in quantità ingenti.

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