
Durante gli scorsi giorni, sono stati riscontrati vari problemi per il pagamento con carta presso diversi circuiti.
Specialmente per transazioni riguardanti il circuito Nexi, che include al suo interno in POS con: UnionPay, Visa, Pagobancomat, VPay, Mastercard, Maestro, Jcb. In cui risultava direttamente tutto congelato.
Il sospetto di molti consumatori è stato che la propria carta fosse bloccata, ma quando la cosa si è estesa a livello nazionale, ed in alcuni casi sovranazionale, il sospetto di un eventuale attacco informatico russo si è sempre più palesato.
Smentito però in concomitanza con il “giorno nero” per i conti, il 15 aprile, in cui è stato raggiunto sia il picco di problemi che l’aver trovato la causa scatenante. Il gestore del circuito POS ha garantito rimborsi in caso di operazioni andate male in quel lasso di tempo.
Altra situazione interessante e peculiare, è che nel mentre avveniva ciò venivano congelati, ed addirittura pignorati conti di italiani andati da tempo a vivere in Russia.
La notizia non ancora ufficialmente resa pubblica dagli organi di stampa per svariate motivazioni propagandistiche, sembra sempre più toccabile con mano, quando le conseguenze delle operazioni di congelamento all’estero hanno avuto esattamente lo stesso effetto qua.
Sembra quasi che per bloccare quei conti, si sia congelato per uno po’ i conti di tutti. Mero sospetto, o qualcuno nel nostro governo gioca sporco, pensando di combattere Putin affamando nostri connazionali espatriati.