Esistono diversi processi che possono portare un individuo a cambiare ideologia. E sfatiamo questo taboo: quasi nessuno mantiene la stessa ideologia a vita.

Nel secolo scorso, molti riformisti divennero comunisti, molti sindacalisti divennero f**cisti, molti antifascisti divennero n**isti (i celebri “n**isti da bistecca” tedeschi). Oggi, il rapido scambio di informazioni e la sterilità prodotta dalla politica borghese, ha estremizzato la cosa.

Nulla di male nel cambiare ideologia, se fatto con criterio. Tanto di male se fatto in modo ipocrita.

Vedo, in molti casi, anticomunisti diventare paladini della lotta di classe, antiliberali diventare paladini del liberi mercato, antisocialisti diventare paladini dei diritti del lavoratore. Mi stomaca, perché è una trasposizione su piccola scala della politica borghese e del cambiamento per convenienza elettorale.

Di per sé, il socialismo italico deve molta gratitudine all’incertezza creata da molte giovanili indecise, partiti paraculo e incertezza creata dalla politica borghese stessa: riconosciamolo chiaramente, le nostre file a quattro zeri sono pieni di gente che hanno allontanato loro stessi per svariate motivazioni.

L’altra parte comica, anzi tragicomica, è che molte di queste formazioni non hanno un programma o degli ideali scritti. È facile, così, mantenere una posizione per poi mollarla per convenienza. Fin troppo.

Basti pensare alla vasta maggioranza delle giovanili di partito che smettono di esserlo, basti pensare a movimenti simil-spontanei che ultimamente collezionano schiaffi come FFF. Finiscono ad essere impantanati in un settarismo ideologico inesistente perfino per loro, per poi cercare disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, qualsiasi cosa abbia un minimo di notorietà.

Dopo tre anni di appeasement al governo, FFF diventa anticapitalista. Ma chi cazzo se la beve? Chiederete voi. E io posso dirvi con molta tranquillità due categorie di persone: quelli che purtroppo ci sono cascati e quelli che come loro hanno cambiato ideologia da poco per convenienza.

Il problema non è tanto la loro coscienza, ma il fatto che il popolo purtroppo per loro se ne stia rendendo conto. Ed ecco, che i numeri calano.

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