Il sindacato balneari di Confcommercio riporta una stima di un buon 40% di bagnini mancanti sul territorio nazionale per poter aprire gran parte degli stabilimenti, che necessitano per l’appunto di almeno un bagnino ogni cento metri.

Un lavoro di responsabilità, visto il peso che legalmente comporta, come qualsiasi altro impiego in cui sia necessario mettersi a rischio per assistere l’altro. Un lavoro che è sempre meno pagato nonostante i rischi siano rimasti gli stessi, ed anzi, sia diventato tristemente comune che qualcuno dei “salvati” approfitti di interventi irruenti per sporgere denunce o intentare cause di varia natura.

La riposta dai partiti non aspetterà ad arrivare, oramai il mantra dei neofederati Azione +Europa è un “facciamo arrivare più migranti”, perché giustamente se un lavoro è rischioso e sottopagato, invece di migliorarne le condizioni, esponiamo altre persone disposte ad assumersi il rischio per scarsa conoscenza del diritto al lavoro, magari in totale assenza di coperture assicurative. Da federati a confederati è un attimo.

Altri partiti se la giocano con un silenzioso centrosinistra, tranne per qualche accenno da SI e PD, che più o meno ricalcano la linea dei federati sopracitati con qualche virgola cambiata, e un centrodestra che fa da cavallo da soma al “i giovani non hanno voglia di lavorare” con cui si riempiono la bocca fior fior di imprenditori, sempre pronti a dirci quanto sia stato estenuante, a vent’anni, costruirsi le imprese grazie al conto in banca a sette zeri del papino.

La politica, insomma, non solo si sta staccando dal popolo, ma sta iniziando a risultargli indigesta. Una spasmodica voglia di dire, come una pettegola di paese, tutto senza al tempo stesso dire nulla.

Ed in breve, nelle comunali del 12 giugno, i comuni in cui i loghi di partito vengono usati invece di essere mimetizzati da civiche si contano sulla punta delle dita, di una mano… Chissà perché.

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