
Illustrazione di Limes. Tutti i diritti riservati all’autore.
In questi giorni stiamo sentendo sempre più parlare di questo “ex territorio tedesco”, oggi exclave russa, che, fino a poco tempo fa era nota principalmente per essere il luogo natio di Kant.
Tuttavia pochi giorni fa la Lituania, paese che si sta dimostrando più anti russo del previsto, ha preso in seguito alla guerra una serie di scelte hanno come si suol dire “gettato benzina sul fuoco”. Già dagli albori della guerra, lo Stato Baltico è uno di quelli che si sono sforzati di più per l’Ucraina. Di recente hanno mandato le loro migliori armi, in particolare missili terra-aria all’Ucraina, lasciando pressoché disarmato il loro esercito. Recentemente hanno deciso di chiudere la breccia di Suwałki.
Sono 65 km strategici per la Russia e per la Nato che collegano Bielorussia a Kaliningrad. Ma la presenza di truppe NATO nel Baltico sono limitate, perché accerchiabili dai russi. La chiusura via terra da parte Lituana di questi 65 km scatena ulteriormente il risentimento russo in uno dei punti più incandescenti del confronto Russia-Occidente, il Baltico. Come potete vedere dalla prima immagine, la zona cerchiata rappresenta la gittata dei missili nucleari presenti nell’oblast russo. Mentre i punti le incursioni russe nel Baltico, con la chiusura via terra della già citata breccia di Suwałki, le possibilità di uno sconto diretto anche nucleare NATO-Russia aumentano, pur rimanendo basse. I Russi hanno già fatto capire che non intendono tollerare questa azione ed i Lituani che non intendono fare sconti alla Russia. Per il momento nessuna delle due parti sembra voler mantenere le sue ragioni con la forza. Ricordo che questo scontro può avvenire anche in modo accintale, per esempio, cosa potrebbe succeder se la Russia, nel tentativo di realizzare un ponte aereo si verificasse uno scontro tra le aeronautiche delle rispettive nazioni? Sarebbe un caso in cui almeno teoricamente si potrebbe applicare l’articolo 5 della NATO, trascinando tutta l’Europa.
Inoltre la Lituania per il momento ha poche armi e truppe NATO, se scoppiasse nell’immediato sarebbe un disastro per i Baltici in primis.