Di Giovanni Amicarella, testo e grafica

La nostra posizione politica in merito al 25 settembre è netta, riassunta brevemente dal segretario, chiara già dalla grafica:

Nessuna delle coalizioni maggiori rappresenta i lavoratori, troppo impegnate ad accusarsi reciprocamente di -ismi per fare qualsiasi altra cosa.

E il fare entrare forze antisistema nel meccanismo, nelle coalizioni minori, di cui molte inaffidabili se non alcune, è un contributo che rischia troppo di essere vano (M5S come sommo esempio) perché io possa rendermene partecipe, prendendo in giro sia i miei compagni che i lavoratori che con tanta enfasi ci stimano.

La scelta ultima è fra la vittoria di uni o altri, senza terze posizioni, mancanza di idee con sprazzi progressisti contro mancanza di idee con sprazzi conservatori.

Il 25 settembre sarà l’ennesima occasione per mettere lavoratore contro lavoratore in funzione di una classe dirigente pesantemente corrotta, inefficiente e codarda.

Se quel che ho detto costituisce a vostro avviso reato, visto che si sta spargendo la voce che chiamare all’astensione sia reato (anche se in realtà lo è solo per le cariche istituzionali) denunciatemi. Dirò di più: arrestatemi.

La mia dedizione alla causa non vacillerà di un briciolo, e magari finalmente la stampa si deciderà a parlare di noi.

Spiegherete poi voi, assieme alle autorità, ai lavoratori che stiamo assistendo il come un’organizzazione politica che si sta nel vivo battendo per i loro diritti sociali, sia un pericoloso fenomeno eversivo.

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