PRONOME, AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI, INTERROGAZIONE, PAROLE COMPOSTE, SUFFISSI

PRONOME

I pronomi personali in esperanto sono i seguenti:


mi io


vi tu (per l’uso di ci e per la forma di cortesia vedi di seguito)


li egli,lui (per persone o animali di sesso maschile)


ŝi ella, lei (per persone o animali di sesso femminile)


ĝi essa, esso (per cose o quando il sesso della persona o dell’animale a cui
ci si riferisce non è rilevante)


ni noi


vi voi


ili essi, esse (masch., femm., neutro)


Il pronome ci (= tu, quando si voglia sottolineare l’intimità tra gli interlocutori)
normalmente non si adopera. Il ci si usa solo quando occorra insistere sulla grande
familiarità, specialmente in traduzioni letterali da altre lingue.


Il Lei, usato in italiano come forma di cortesia, si traduce in esperanto con il semplice tu.
Come sta? (= Come stai) Kiel vi fartas?

I pronomi possono prendere la desinenza dell’accusativo o la preposizione richiesta dal senso. Ovviamente, traducendo dall’italiano, è necessario sempre esplicitare il senso delle particelle pronominali italiane, come negli esempi che seguono:


Aleksandro volis min Alessandro voleva me
Karlo vidas min Carlo mi vede (vede me)
li salutis vin egli ti salutava (salutava te)


io ti manderei (manderei a te) il libro mi sendus al vi la libron
Pietro lo accolse (accolse lui) freddamente Petro akceptis lin malvarme
Maria le scrisse (scrisse a lei) una lettera Maria skribis al ŝi leteron
le scriverò (io scriverò a Lei = a te) a lungo mi skribos al vi longe
le troverai (tu troverai esse) vi trovos ilin
laviamoci! (noi laviamo noi!) ni lavu nin!
egli ci darà (darà a noi) due mele li donos al ni du pomojn
non ci credo (io non credo a ciò) mi ne kredas je tio
vi punirò (io punirò voi) mi punos vin

Si è il pronome riflessivo di terza persona e vale ugualmente per tutti i generi e
numeri. Si riferisce sempre al soggetto della proposizione in cui si trova (anche se
secondaria o infinitiva) e quindi non può mai far da soggetto esso stesso.


li lavas sin egli si lava
ili kombas sin essi (o esse) si pettinano
mi diras al li, ke li lavu sin gli dico che si lavi

Oni È il pronome indefinito che corrisponde al “si” italiano (francese on, tedesco
man) nei casi in cui il soggetto è una persona indeterminata.


oni diras si dice
oni multe laboras si lavora molto
kiam oni bone fartas quando si sta bene


AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI

Gli aggettivi possessivi si formano, come tutti gli aggettivi, aggiungendo -a ai pronomi personali. Poiché, quando si usa un aggettivo possessivo, la cosa a cui ci si riferisce è una cosa già determinata, non è necessario usare anche l’articolo la.


mia mio
via tuo (eventualmente anche cia)
lia suo, di lui
ŝia suo, di lei
ĝia suo (di esso, di ciò)
nia nostro
via vostro
ilia loro

sia suo, proprio, di lui, di lei, di loro



Johano havas siajn librojn Giovanni ha i suoi (i propri) libri
Johano havas liajn librojn Giovanni ha i suoi (d’una terza persona masch.) libri

la onklo estas en la ĝardeno kun sia
nevo kaj sia amiko
lo zio è nel giardino con suo nipote e il suo (dello zio) amico


la onklo estas en la ĝardeno kun sia
nevo kaj lia amiko
lo zio è nel giardino con suo nipote e il suo
(del nipote) amico

I pronomi possessivi possono avere, o no, l’articolo.


mi havas mian libron kaj la lian, oppure mi havas mian libron kaj lian io ho il mio libro e il suo



INTERROGAZIONE

Tutte le frasi interrogative che non contengono alcun’altra parola interrogativa devono essere precedute dalla particella ĉu (=forse che…)?


ĉu vi fartas bone? stai bene?
ĉu vi lernis la lastan lecionon? avete imparato l’ultima lezione?


Però:


kiu estas la ŝtelisto? chi è il ladro?
kiel vi fartas? come state?


Il ĉu si adopera anche nelle proposizioni interrogative indirette, ed allora equivale al nostro se dubitativo:
io non so se il tempo sia bello (non so: il tempo è bello?) mi ne scias, ĉu la vetero estas bela


PAROLE COMPOSTE

Il numero delle radici che deve apprendere chi studia l’esperanto è considerevolmente inferiore a quello che è necessario apprendere studiando altre lingue, per l’uso che si fa in esperanto, oltre che di prefissi e suffissi, di parole composte. Per tradurre il vocabolo italiano scrivania, che ha in sé i due concetti di tavolo e di scrittura, si uniscono le due parole corrispondenti in esperanto e si ottiene skribotablo, che
significa appunto scrivania. Come si vede, la parola principale (ossia quella determinata) sta dopo; la
secondaria (ossia quella determinante) sta prima.
L’ordine delle parole composte in esperanto è dunque per lo più inverso a quello
italiano.


librovendejo libreria (libro libro, vendejo negozio)
radioaparato apparecchio radio (radio radio, aparato apparecchio)
skribmaŝino macchina da scrivere
maŝinskribo scrittura a macchina (skribi scrivere, maŝino macchina)
lipharoj baffi (peli delle labbra (lipo labbra, haro pelo, capello)
antaǔvidi prevedere (antaǔ avanti, vidi vedere)
multenombra numeroso (multe molto, nombro, numero)
unutaga di un giorno (unu uno, tago giorno)
unuataga del primo giorno (unua primo, tago giorno)


Da questi ultimi esempi vediamo come la desinenza della prima parola, che
normalmente si conserva solo quando l’eufonia lo richiede, si deve mantenere quando
serve a specificare meglio nella parola composta il concetto della prima parte.


SUFFISSI

-ist-. Il suffisso -ist- indica in esperanto la professione o l’occupazione abituale.


dent-ist-o dentista (dent-o dente)
mar-ist-o marinaio (mar-o mare)
ŝtel-ist-o ladro (ŝtel-i rubare)
milit-ist-o guerriero (milit-o guerra)
naĝ-ist-o nuotatore di professione (naĝ-i nuotare)
protokol-ist-o verbalizzatore (protokol-o verbale)
reklam-ist-o pubblicitario (reklam-o pubblicità)

-ul-. Il suffisso -ul- indica l’individuo caratterizzato da una data qualità.


bon-ul-o persona buona (bon-a buono)
riĉ-ul-o persona ricca (riĉ-a ricco)
kuraĝ-ul-o persona coraggiosa (kuraĝ-o coraggio)
konkret-ul-o persona concreta (konkret-a concreto)

-an-. Il suffisso -an- indica il seguace, il partigiano di un’idea politica o simile, il membro di una associazione, l’abitante di una città o paese.


krist-an-o cristiano (Krist-o Cristo)
grup-an-o membro d’un gruppo (grup-o gruppo)
pariz-an-o parigino (Pariz-o Parigi)
ŝtat-an-o cittadino (ŝtat-o stato)
sud-an-o persona del sud, meridionale (sud-o sud)

-il-. Il suffisso -il- indica l’oggetto, lo strumento con cui si compie una data
azione.


tranĉ-il-o coltello (tranĉ-i tagliare)
komb-il-o pettine (komb-i pettinare)
ŝlos-il-o chiave (ŝlos-i chiudere a chiave)
pres-il-o stampante (pres-i stampare)

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