NUMERALI E SUFFISSI

Numerali

I numeri cardinali sono i seguenti:


1 unu 4 kvar 7 sep 10 dek
2 du 5 kvin 8 ok 100 cent
3 tri 6 ses 9 naǔ 1000 mil


Essi non prendono la desinenza dell’accusativo né quella del plurale.

Le decine, le centinaia e le migliaia si formano premettendo a dek, cent, mil il numero cardinale necessario.


Dudek 20 tricent 300 kvarmil 4000
Okdek 80 naǔcent 900 sesmil 6000


es. mi havas ducent eǔrojn ho duecento euro

Gli altri numeri si formano facendo seguire alle decine, alle centinaia ed alle migliaia le unità del gruppo inferiore.


dek sep (o deksep) = 17 tricent kvardek ok = 348


es. la monatoj estas dek du i mesi sono dodici


Cioè:
dudek = 2 x 10 tricent = 3 x 100
dekdu = 10 + 2 cent tri = 100 + 3 14

I numeri cardinali si possono far diventare sostantivi coll’aggiunta della desinenza del sostantivo.


unuo unità
dekduo dozzina
duo coppia
milo migliaio



Aggiungiamo qui nulo (= zero ), miliono, miliardo, ecc.., che sono sempre sostantivi.
Naturalmente come sostantivi questi numerali ammettono le desinenze dell’accusativo e
del plurale.


mi ricevis centon da jesaj respondoj ho ricevuto un centinaio di risposte
positive
miliono konsistas el mil miloj un milione consiste di mille migliaia


Aggiungendo ai numeri cardinali la desinenza dell’aggettivo si formano gli ordinali.


unua primo
deka 10°
kvarcentsesa 406°
dua secondo
dekoka 18°
dekmila 10000°
tria terzo
okdeka 80°
mi legis la unuan paĝon ho letto la prima pagina
mi legis la trian numeron de ĉi tiu revuo ho letto il terzo numero (o, meglio in
italiano, il numero tre – di questa rivista)
novembro estas la dekunua monato novembre è l’undicesimo mese


Se si aggiunge ai cardinali la desinenza dell’avverbio, si hanno gli avverbi unue,
due, ecc.


unue in primo luogo
deke in decimo luogo

Mentre in italiano per le ore, le date, le pagine dei libri, ecc…, vengono usati i numeri cardinali, in esperanto si usano gli ordinali, se è necessario all’accusativo. Si tratta in questi ultimi casi di complementi di tempo: “il 6 di maggio (sono andato…)”, “l’anno scorso (ho fatto…)” “(Verrò) lunedì prossimo.” Horo, tago, jaro spesso si sottointendono.


la dua (horo) posttagmeze le due pomeridiane
la oka (tago) de aǔgusto estisbela tago l’otto agosto era un bel giorno
la okan (tagon) de aǔgusto (mi iris…) l’ 8 agosto (sono andato)
en la mil naǔcent naǔdekkvina (jaro) nel 1995

I moltiplicativi si formano col suffisso -obl-. Ovviamente al tutto possono essere aggiunte le solite terminazioni del sostantivo, aggettivo, avverbio, ecc.


duoblo doppio (sost.)
dekobla decuplo (agg.)
trioble triplicemente, tre volte
certe, kiel duoble du estas kvar certo come due e due (due volte due)
fanno quattro



Non si confonda l’uso di -obl- con quello del sostantivo fojo (volta), adoperato come
elemento di parola composta.


mi manĝis duoble ho mangiato il doppio, doppiamente
mi manĝis dufoje ho mangiato due volte

I frazionari si formano col suffisso -on-.


duono metà
duona mezzo
duone a metà
ĉiuj miloj konsistas el milonoj ( mil-on-o-j) tutte le migliaia consistono di millesimi

I collettivi si formano col suffisso -op-.


duopo coppia
triopa (grupo) (un gruppo) di tre (agg.)
ili marŝis kvarope essi marciavano in quattro

I distributivi si formano premettendo al numero cardinale po.


ili ricevis po kvin pomojn essi ricevettero cinque mele a testa
mi aĉetis tri pomojn po kvindek cendoj comperai tre mele a 50 centesimi
(ciascuna).


Po va dunque adoperato solo in frasi che abbiano significato distributivo. Non si
dirà perciò:


li pagis al mi tiun ĉi kajeron po 1 eǔro
egli mi pagò questo quaderno 1 eǔro
bensì:
li pagis al mi tiun ĉi kajeron 1 eǔron

Suffissi

-ad- indica un’azione o uno stato prolungati.


akcept-ad-i accettare più volte (akcept-i accettare)
leg-ad-o lettura (prolungata) (leg-i leggere)
manĝ-ad-o mangiata (manĝ-i mangiare)
nombr-ad-o numerazione (nombr-o numero)
form-ad-o formazione, il formare (form-o forma)
aranĝ-ad-o allestimento (aranĝ-i allestire)

-ar- indica gruppo, complesso, insieme, collezione, riunione.


arb-ar-o foresta (arb-o albero)
vort-ar-o vocabolario (vort-o parola)
ŝtup-ar-o scala (ŝtup-o gradino)
manĝ-il-ar-o un servizio di posate (manĝ-i mangiare)
teler-ar-o un servizio di piatti (teler-o piatto)

-ej- indica il luogo destinato all’uso espresso dalla radice.


kuir-ej-o cucina (kuir-i cuocere)
lern-ej-o scuola (lern-i imparare)
preleg-ej-o sala per conferenze (preleg-o conferenza)
redakt-ej-o redazione (redakt-i redigere)
direkt-ej-o direzione (direkt-i dirigere)
kunikl-ej-o stia per i conigli (kunikl-o coniglio)

-uj- indica ciò che racchiude completamente uno o più oggetti indicati dalla radice, un contenitore; un albero da frutta; un paese.


cigared-uj-o portasigarette (cigared-o sigaretta)
mon-uj-o portamonete (mon-o denaro)
pir-uj-o pero (pir-o pera)
Ital-uj-o Italia (ital-o italiano)
Dan-uj-o Danimarca (dan-o danese)

-ing- indica un contenitore in cui si introduce parzialmente l’oggetto indicato
dalla radice.


fingr-ing-o ditale (fingr-o dito)
konektil-ing-o presa (elettrica) (konekt-il-o spina)
glav-ing-o fodero (glav-o spada)
ov-ing-o portauovo (ov-o uovo)

error: Contenuto protetto, è possibile fare richiesta per uso a info@socialismoitalico.it