Su insorgiamo.org, alla sezione dei firmatari dell’appello dei lavoratori, risultiamo anche noi.

Abbiamo aderito ben lontani dal clamore e dai riflettori di cui molti, che si danno per sconfitti in partenza e che non verranno il 25, hanno giovato nel pavoneggiarsi. Gli stessi grandi assenti che quando si rischiò lo sgombero vi*lento della fabbrica, a cui ad accorrere furono ben poche persone rispetto alle precedenti manifestazioni oceaniche, fra cui una dozzina di nostri militanti convocati appena giunta la notizia la sera precedente per la mattina successiva.

Che la lotta sia vinta o persa, il dovere principale di un socialista è combatterla. Se fate parte di una realtà che si definisce tale, e poi si tura le orecchie davanti alla richiesta di aiuto di proletari, fareste sicuramente meglio ad optare di militare in un’altra.

Il 25 siete chiamati a prendere una posizione senza ambiguità, al di là di simboli e bandiere. O la lotta, o la resa. Meglio venire da soli, eventualmente, che rendersi complici di uno stillicidio di silenzi.

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