Nella giornata alcuni del partito in area fiorentina hanno partecipato all’incontro con Olga Ignatieva, sopravvissuta ai fatti di Odessa nel 2014, organizzato dal @partito_dei_carc , che ha raccontato con dovizia la situazione sia precedente che successiva al colpo di Stato.

Una testimonianza che certamente fa interrogare sulle attuali alleanze del nostro paese, sulla retorica della stampa borghese inerente al conflitto e che pone da ponte una storica relazione con la Russia che difficilmente si può insabbiare con una manciata di propaganda.

Oltre alle foto dei fatti, che mostrano l’orrore consumato senza edulcorazioni alla Casa dei Sindacati, erano affisse al muro le bandiere delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, oltre che quella della città di Odessa, che come spiegato dalla Ignatieva presenta in testa allo scudo una stella ottenuta dopo la gloriosa resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, la loro Grande Guerra Patriottica.

Segue commento del segretario Giovanni Amicarella a riguardo:

Venerdì ho avuto modo di partecipare ad un incontro organizzato dai CARC con Olga Ignatieva, una socialista scampata al rogo della Casa dei Sindacati di Odessa, attuata dai simpatici “kantiani”, come li definisce Mentana, al servizio del governo golpista di Kiev.

Non sapete cosa sia? È l’edificio davanti a cui la delegazione della CGIL è andata a farsi la foto con le bandiere ucraine. Una costruzione che ad oggi dovrebbe essere un memoriale per almeno due centinaia (secondo le autorità locali) fra morti e feriti.

Olga ha descritto l’inferno, che ad oggi appare distante, ma deve servire da monito: fino a che avremo una NATO a dettare il bello e cattivo tempo a livello politico, anche a casa nostra, aspettatevi che stragi del genere prima o poi si presentino anche da noi.

La CGIL ha ricevuto una lettera aperta, rivolta a Landini, da un altro sopravvissuto (per un pelo) alla vicenda che ha fatto notare il cattivo gusto della foto ed il silenzio sugli avvenimenti.

Serve che qualcuno lo “convinca” ad inforcare gli occhiali e sforzare le pupille, per farlo annegare nel mare di inchiostro della lettura? Mi offro volontario se serve.

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