Da Meta, che raggruppa Instagram, Facebook e WhatsApp, è arrivata la dichiarazione di una revisione in merito ai contenuti politici: essi avranno rilevanza sempre più minore fra le pubblicazioni scelte di volta in volta dall’algoritmo all’utente, in base alle pagine che segue.

Ovviamente le reazioni da parte di diverse realtà sono state forti, ed anche noi non possiamo fare a meno di vedere un preciso disegno politico dietro a questa decisione, visto che le pagine più spesso sottoposte a questo genere di misure sono sempre quelle contro l’imperante narrativa borghese. Tuttavia non ci sentiamo, al contrario di altri, di disperarci.

Il SocIt è molto altro, fuori dai social, nella militanza politica e nelle attività culturali. Abbiamo sempre portato delle analisi scomode, perfino per il fronte socialista, delle opinioni sprezzanti, che ci portarono in breve tempo alla decisione di tenerla privata per evitare segnalazioni, strategia che a distanza di due/tre anni ci ha sicuramente premiato. Avendo poi anche questo sito e il canale Telegram, il problema per noi non si pone proprio. Al massimo ne sarebbe penalizzata parte dell’attività di @socit.artverkaro per la divulgazione, ma nulla che non si possa rimediare. Gli eventi li facciamo comunque dal vivo.

Dovessimo trovarci domani senza social, non disperate: saremo sempre nelle università, nelle fabbriche, nei luoghi dove è iniziata l’idea, dove si è concretizzata e dove proseguirà la lotta.

Labor omnia vincit.

error: Contenuto protetto, è possibile fare richiesta per uso a info@socialismoitalico.it