Nella giornata del 21 maggio una nostra delegazione formata dal segretario nazionale Giovanni Amicarella, Enea Stella ed Ivan Branco, assieme al delegato ufficiale Jean-Claude Martini per KFA Italia, si è recata su gentile invito delle Anteo Edizioni a due eventi nell’ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam. La visita si è aperta con una tavola rotonda inerente al centotrentaquattresimo anniversario della nascita di Ho Chi Minh, che cadeva il 19 maggio, con un’attenzione precisa al suo periodo in Italia ed alla sua stima per il popolo italiano. Non sono mancate occasioni di dialogo con le realtà presenti, sia italiane che vietnamite, a saldare ancora di più le fondamenta poste durante il primo incontro.

Riportiamo l’intervento integrale di Stefano Bonilauri, direttore di Anteo Edizioni, scritto in collaborazione con Giulio Chinappi, responsabile Asia delle stesse:

Hồ Chí Minh e la rivoluzione nel Vietnam e nel mondo

Il XX secolo ha visto la nascita e lo sviluppo di numerose figure rivoluzionarie che hanno plasmato il corso della storia globale. Dopo il trionfo della Rivoluzione Sovietica nel 1917, numerosi movimenti socialisti e comunisti hanno preso vita in tutti i continenti, raggiungendo la vittoria in numerosi Paesi. Tra le figure di spicco che hanno contribuito ai successi dei movimenti socialisti, Hồ Chí Minh emerge come uno dei più influenti leader rivoluzionari del secolo, incanalando le speranze e i sogni di libertà di intere nazioni, in particolare nel contesto della sua lotta per l’indipendenza del Vietnam contro le forze dei coloniali francesi e poi degli imperialisti statunitensi. Il suo impatto, tuttavia, si è esteso ben oltre i confini del Vietnam, influenzando movimenti rivoluzionari in tutto il mondo. In questa occasione, vogliamo esplorare la vita e il lavoro di Hồ Chí Minh, il suo ruolo nella rivoluzione vietnamita e il suo impatto globale sulle lotte per l’autodeterminazione e l’indipendenza.

Nato nel 1890 con il nome di Nguyễn Sinh Cung in una piccola provincia del Vietnam centrale, Hồ Chí Minh è cresciuto in un’epoca segnata dal dominio coloniale francese in quella che allora veniva chiamata Indocina. Questa esperienza ha plasmato profondamente la sua visione del mondo e ha innescato il suo impegno per la liberazione nazionale. Da giovane, Hồ Chí Minh ha viaggiato in tutto il mondo, assorbendo le idee del socialismo e dell’indipendentismo che avrebbero plasmato il suo futuro politico.

La storia di Hồ Chí Minh è intimamente legata alla lotta del popolo vietnamita per l’indipendenza. Dopo anni di oppressione coloniale, il Vietnam ha iniziato a organizzarsi per resistere al dominio francese. Hồ Chí Minh ha giocato un ruolo cruciale nella fondazione del Partito Comunista del Vietnam nel 1930, che avrebbe guidato la lotta contro i colonizzatori. La sua leadership carismatica e il suo impegno per la causa hanno guadagnato ampio consenso tra il popolo vietnamita, che lo ha affettuosamente chiamato “Zio Hồ”.

Hồ Chí Minh ha dunque svolto un ruolo chiave nella fondazione del Partito Comunista del Vietnam e nella sua guida come suo leader fino alla sua morte. In quanto leader dei comunisti vietnamiti, ha sottolineato l’importanza dell’organizzazione partitica e della disciplina interna nella realizzazione degli obiettivi socialisti. Per Hồ Chí Minh, il partito doveva essere il motore della trasformazione sociale e il custode degli interessi della classe lavoratrice. Nei suoi scritti, ha spesso insistito sull’importanza di mantenere una connessione stretta tra il partito e le masse popolari, incoraggiando la partecipazione attiva e il coinvolgimento delle persone comuni nella costruzione del socialismo.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Hồ Chí Minh e i comunisti vietnamiti hanno approfittato dell’occupazione giapponese in Vietnam per intensificare la resistenza contro i francesi. Dopo la sconfitta delle forze dell’Asse, Hồ Chí Minh ha proclamato l’indipendenza del Vietnam il 2 settembre 1945, dando vita a quella che allora era denominata Repubblica Democratica del Vietnam. Tuttavia, la comunità internazionale non ha riconosciuto immediatamente questa dichiarazione, e la lotta per l’indipendenza del Vietnam si è trasformata in una lunga e brutale guerra contro la Francia e successivamente gli Stati Uniti.

Nonostante la devastazione causata dalle guerre, il Vietnam alla fine è emerso come una nazione unita sotto il controllo del Partito Comunista, con Hồ Chí Minh celebrato come il padre fondatore della nazione e come il fondatore di quello che viene denominato il Pensiero di Hồ Chí Minh, un modo originale di adattare il marxismo-leninismo al contesto storico e culturale specifico del Vietnam. Hồ Chí Minh ha infatti sviluppato un’interpretazione unica del socialismo adattato alla realtà vietnamita. Egli ha riconosciuto che il socialismo non doveva essere un’importazione meccanica da altri Paesi, ma doveva essere adattato alle specifiche condizioni storiche, culturali ed economiche di ciascun Paese.

Tuttavia, l’impatto del suo lavoro teorico e delle sue imprese si estende ben oltre i confini del Vietnam. La sua lotta per l’indipendenza e il suo impegno per i principi del socialismo hanno ispirato movimenti di liberazione in tutto il mondo, rendendo Hồ Chí Minh una delle icone delle lotte per l’indipendenza dei popoli di Asia e Africa. Grazie al suo carisma ed ai suoi contributi teorici, infatti, Hồ Chí Minh ha influenzato i movimenti anti-coloniali in Africa e in Asia, offrendo un modello di resistenza efficace contro il dominio straniero. La sua visione di un mondo libero dall’oppressione coloniale e dall’ingiustizia sociale ha ispirato leader come Nelson Mandela in Sudafrica e Kwame Nkrumah in Ghana, che hanno guardato al Vietnam come esempio di come una nazione determinata possa sconfiggere un nemico più potente attraverso la volontà del popolo.

Hồ Chí Minh comprese l’importanza della solidarietà internazionale tra i popoli oppressi, rivolgendosi a leader e movimenti in tutto il mondo. Kwame Nkrumah, il primo presidente del Ghana indipendente e uno dei principali sostenitori del panafricanismo, ha ammirato profondamente Hồ Chí Minh. e ha cercato di emulare la sua leadership e le sue strategie nella lotta contro il colonialismo britannico. Ahmed Sékou Touré, il primo presidente della Guinea indipendente, ha anch’egli tratto ispirazione dall’esempio di Hồ Chí Minh nella sua lotta contro il colonialismo francese. Anche il presidente egiziano Nasser ammirava la determinazione di Hồ Chí Minh nel resistere all’occupazione straniera.

Hồ Chí Minh ha lasciato un’eredità duratura non solo nel campo politico e rivoluzionario, ma anche nel pensiero socialista. Come accennato in precedenza, il suo contributo teorico al socialismo riflette una combinazione unica di idee marxiste-leniniste e tradizioni culturali vietnamite, offrendo una prospettiva originale sull’applicazione dei principi socialisti alla realtà vietnamita e globale.

Per comprendere il Pensiero di Hồ Chí Minh, è importante considerare il contesto storico e le influenze che hanno plasmato la sua visione del socialismo. Nato durante l’era del colonialismo francese in Vietnam, Hồ Chí Minh ha subito direttamente gli effetti dell’oppressione straniera e ha sviluppato un profondo impegno per la liberazione nazionale e sociale. Le sue esperienze durante i suoi viaggi in Europa e il suo coinvolgimento nel movimento comunista internazionale hanno a loro volta contribuito a formare il suo pensiero socialista.

Uno degli elementi distintivi del pensiero di Hồ Chí Minh è stata la sua sintesi tra patriottismo e socialismo internazionalista. Partendo dalla situazione specifica del Vietnam, Hồ Chí Minh ha infatti riconosciuto l’importanza della lotta per l’indipendenza nazionale come parte integrante della lotta per il socialismo, un elemento che in quella fase storica accomunava molti popoli di Asia e Africa. In altre parole, per Hồ Chí Minh, il socialismo non era solo un’ideologia economica, ma anche un’ideologia politica che promuoveva l’autodeterminazione dei popoli oppressi, che dovevano sostenersi a vicenda in tale lotta. Questa prospettiva ha avuto un impatto significativo sulla sua strategia di lotta e sulla sua visione per il Vietnam socialista.

Hồ Chí Minh rimane dunque una figura leggendaria nel panorama mondiale, il cui impatto si estende ben oltre i confini del suo Paese natale. La sua vita e il suo lavoro sono un testamento alla potenza dell’indomita volontà umana e alla capacità di un individuo di influenzare il corso della storia. La sua lotta per l’indipendenza del Vietnam e il suo impegno per i principi del socialismo hanno ispirato generazioni di attivisti e leader in tutto il mondo, che continuano a guardare a lui come un faro di speranza nella ricerca di giustizia e libertà. Il suo esempio ha dimostrato che la determinazione, la resistenza e la visione possono portare alla vittoria contro l’oppressione e l’ingiustizia coloniali.

Ad aggiungere ai rapporti fra Italia e Vietnam, una testimonianza all’evento particolarmente importante, riportata da Il Tazebao:

Tra i vari interventi susseguitisi è particolarmente degno di nota quello di Mario Primicerio, ex sindaco della nostra Firenze e accompagnatore di La Pira nel suo incontro ad Hanoi con lo “zio Ho” nel 1965. L’intervento, che abbiamo ripreso, ricorda con estrema precisione i dettagli di quel colloquio, durato due ore, dal «Buongiorno!» in italiano di Ho Chi Minh, che ha soggiornato in Italia negli anni ’30, al “patto di fuoco” stretto con La Pira allorché questi lo invitò ad accendere la propria sigaretta dalla sua. Il colloquio fu dedicato alla ricerca di una soluzione politica negoziata alla guerra in Vietnam, sulla base degli accordi di Ginevra del 1954, che La Pira volle discutere personalmente con lui. Si raggiunse un’ipotesi, incondizionatamente accettata da Ho Chi Minh, che avrebbe potuto portare ad aprire dei negoziati, da proporre confidenzialmente al presidente americano Johnson, e poter così terminare la guerra con sette anni d’anticipo. Ma, rendendola pubblica, tale proposta di fatto naufragò. Anche in occasioni come questa, dunque, abbiamo modo di ricordare quanto l’Italia, e soprattutto Firenze, abbiano avuto un ruolo di primo piano nel mondo, nella politica internazionale, nella mediazione tra i blocchi, tra le potenze, per l’indipendenza, la pace e la cooperazione internazionale. Aneddoti ed eventi da ricordare e a cui ispirarsi per riacquistare quell’autonomia necessaria all’autostima, alla prosperità e al benessere del nostro popolo.

Durante la giornata si è svolta anche la presentazione del volume Teoria e Pratica del Socialismo in Vietnam, di cui abbiamo già pubblicato il resoconto e la registrazione:

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