«Perché, che cos’è la rivoluzione sindacalista? Crediamo di averlo notato: è il proletariato battagliante contro la borghesia e che esce dal terreno dell’economico per invadere quello extraeconomico, conscio delle sue forze ed intuente la finalità della sua azione. Fino a che le organizzazioni proletarie combattono la propria battaglia con la mira precisa e specifica di assottigliare il margine del profitto borghese, tutte comprese dalla responsabilità di non essere al di là del profitto stesso, allora la loro azione è legalitaria e cioè economica; quando invece i sindacalisti saltano risolutamente il fosso del profitto per attentare alla vita stessa del capitale, allora esse compiono opera extraeconomica e cioè rivoluzionaria.» [Filippo Corridoni]

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