Oggi è il 4 luglio, una giornata estremamente cara alle nostrane forze di occupazione. Ironicamente, una giornata che celebra l’indipendenza, quel valore assoluto che loro per primi negano ad una miriade di paesi, fra cui il nostro.

L’Italia non è solo succube degli USA, ne è infestata. Ricolma ad ogni piano della politica borghese della loro influenza, corrotta sul piano sociale dalla mentalità del “sogno americano” in salsa nostrana, disseminata di basi militari che ne fanno le veci e fanno il bello e cattivo tempo di tutte le zone limitrofe, che siano centri abitati, turistici o industriali.

Con il proletariato nazionale in balia di immaginarie partite di scacchi di senescenti generali americani, distaccato da un’incessante propaganda.

La giornata di oggi per le forze socialiste deve essere un chiedersi nettamente se si stia facendo abbastanza per contrastare l’atlantismo ed il sionismo. Fare autocritica, specialmente in quelle organizzazioni che esistono da decenni (o anche solo da uno).

Chi non si schiera contro, chi si lascia andare ad ipotetiche fratellanze ed idealismo per mollezza, ha perso in partenza.

Manifesto digitalizzato da uno della DDR. I coleotteri rappresentati sono stati un tentativo americano di rovinare le derrate alimentari tramite lanci degli stessi, non autoctoni in Europa. “Amikäfer”, traducibile come “ameriblatte”.

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