Perché abbandoniamo la stella? L’avevamo adottata da un anno, assieme alla ruota e alla spiga ripreso dal PDPA, nella duplice valenza di simbolo patrio e inconfondibile simbolo socialista.

Ma da tempo è tutto tranne che inconfondibile. La stella ha perso il suo significato di unità di classe, ed è diventata l’ennesimo feticcio storico, vessillo ad oggi di scissionisti di ogni peso e misura, di svariate formazioni che propongono resurrezioni o di pseudo-ortodossi che celano la propria incapacità d’azione dietro a muri di testo.

Noi del SocIt – Socialismo Italico ci siamo posti fin da sempre nell’ottica di non voler riesumare partiti passati, fare presupposte unioni su basi di etichette (e non di sostanza dal punto di vista ideologico) o, tantomeno, diventare l’ennesimo “ombrello rosso” che si arroga il diritto di fare entrare tutti sotto di sé (che ormai sono inflazionati).

Siamo un progetto che nasce da giovani e che punta a sviluppare una strada propria, senza nostalgie o deviazionismi su quello che il socialismo rappresenta nel contesto italiano. E l’unione di forze a cui stiamo lavorando, assieme ad altre organizzazioni nazionali ed internazionali, non è certo una riesumazione.

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