La televisione di Stato rappresenta l’ennesimo termometro di un’influenza sionista sulle istituzioni che non può essere ignorata.

Da semplici dichiarazioni contro la guerra trasformate in processi alle intenzioni in diretta televisiva, alla stretta crescente su chi manifesta dissenso pubblicamente, si va sempre di più a marcare una linea netta fra complici e avversari di un’idea malata che cerca di costruirsi anche sul fronte legislativo sempre più legittimazione, con l’appoggio di tutti i partiti borghesi.

Socialisti nei partiti borghesi, siete fuori posto. Sta a voi capire se lo siate come socialisti o se lo siate come complici.

Digitalizzazione di una vignetta reperibile in rete.

Per gli eventuali offesi nelle istituzioni, dalla Cassazione, satira: “costituisce una modalità corrosiva e spesso impietosa del diritto di critica. Inoltre ha lo scopo di denuncia sociale e politica. […] quanto più [essa] utilizza espressioni abnormi, iperboliche, impietose, corrosive, esagerate rispetto ai normali parametri di valutazione degli esseri e delle cose umane, così da suscitare stupore, ironia, riso in colui che legge o ascolta”.

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