Passata in semi sordina per la crescente preoccupazione diplomatica, vista soprattutto l’azione russa partita stamani alle 5, la manifestazione dei dipendenti Tim per la questione delle scorporo avvenuta ieri pomeriggio.

È infatti in atto un vero e proprio “spezzatino” di assets che va a minare il poco rimasto pubblico della compagnia, passando per uno scorporo della rete voluto dal governo Draghi.

Separando praticamente infrastruttura e servizi, permettendo che i primi possano essere venduti alla qualunque estera.

La manifestazione ha riunito diversi sindacati, con un’adesione dei partecipanti al 70%.

Il rischio, oltre che ritrovarsi con l’ennesima attività spezzettata da acquirenti esteri, è una vera e propria ecatombe dal punto di vista salariale: sembra infatti che lo spezzettamento porterebbe ad una condizione di precarietà molti dipendenti.

Scioperanti, eravamo con voi ieri, lo saremo sempre.

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