Nome del cavallo alato della mitologia, non a caso: questo programma israeliano è ritenuto l’evoluzione del “trojan”, con la capacità di infettare cellulari tramite chiamate, messaggi o immagini di applicazioni di messaggistica in rete.

Sviluppato dall’NSO Group, un’azienda informatica, questo programma è stato rapidamente venduto a varie nazioni nel mondo, fra cui Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Ungheria, India, Messico, Ruanda e Marocco. La recente sorpresa è che gli acquirenti sono stati a loro volta spiati dal programma stesso, con il presidente francese Macron nel centro del mirino, insieme al re del Marocco ed altre figure di rilievo internazionale.

Amnesty ha mosso delle pesanti accuse nei riguardi del governo israeliano, visto che il Mossad stesso ha piantato questo programma nei cellulari di attivisti per i diritti umani operanti in area palestinese.

Una volta infettato, il dispositivo trasmette tutto ciò che viene inviato, tutto ciò che viene ascoltato dal microfono e visto dagli obiettivi del cellulare direttamente ai server dell’azienda stessa. Il requisito è ovviamente che sia connesso alla rete e non sembra esserci retroattività (non registra mentre non è connesso per poi inviare).

Occorre aggiungere che le informazioni raccolte in questa modalità di intercettazione non sono utilizzabili in aula di tribunale, a meno che non siano state autorizzate dagli organi di polizia stessi. È palesemente un mezzo per ottenere materiale per ricattare i capi di Stato.

Ricorda qualcosina.

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